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SOLARE TERMICO - ALCUNE INFORMAZIONI

18/04/2016

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IMPIANTI SOLARI PER PRODURRE ACQUA CALDA

I sistemi solari per scaldare l’acqua senza consumare energia elettrica sono fra le tecnologie solari più semplici e diffuse: se finalizzati a produrre acqua calda per usi domestici sono, in tutti i sensi, dei semplici scaldabagno solari. Ne esistono diversi tipi, ormai molto affidabili ed efficienti, in grado di soddisfare esigenze diverse, e tutti forniscono acqua calda a consumo energetico zero. La loro efficienza dipende, oltre che dal clima (cioè dalla quantità di sole disponibile), dal tipo di sistema adottato, dalla dimensione e dal posizionamento rispetto al sole. Su tutti è vantaggioso installare dei miscelatori termostatati.
Gli impianti solari per la produzione di acqua calda a sistema attivo (costituiti da pannelli solari e da un serbatoio separato in cui si accumula l’acqua calda), possono essere:

  •          Impianti a circolazione forzata, cioè con pompe elettriche che alimentano la circolazione dell’acqua;
  •          Impianti a circolazione naturale, cioè con circolazione dell’acqua che avviene in base ai principi naturali della fisica; questo sistema non necessita di altra energia oltre a quella solare.

Con entrambi i sistemi è possibile realizzare sia piccoli impianti individuali, sia impianti centralizzati per condomini o villaggi.

SISTEMA A CIRCOLAZIONE FORZATA

In questo sistema il serbatoio in cui si accumula l’acqua calda si trova a quota inferiore a quello dei pannelli. Il fluido del pannello scorre nel circuito chiuso grazie alla spinta di una pompa; qui si scalda sotto la radiazione solare e poi, a sua volta, scalda l’acqua che verrà distribuita.
L’impianto ha bisogno di numerosi componenti:

  •          Collettore solare;
  •          Serbatoio di accumulo;
  •          Termostato differenziale o centralina;
  •          Pompa di circolazione;
  •          Vaso di espansione;
  •          Scambiatore di calore;
  •          Valvole.

A questi elementi base vanno aggiunti:

  •          Sonde di temperatura;
  •          Tubazioni stagne di raccordo glicole;
  •          Doppio serbatoio.

I costi per la manutenzione riguardano:

  •          Pompa di circolazione;
  •          Valvole di sfiato;
  •          Centralina elettronica;
  •          Tenuta della raccorderia.

Infine vanno considerati i seguenti costi di esercizio:

  •          Consumo elettrico della pompa;
  •          Consumo combustibile della caldaia.

Nel caso si voglia rendere l’impianto autonomo dall’alimentazione elettrica è necessario installare un ulteriore componente, cioè un pannello fotovoltaico.

SISTEMA A CIRCOLAZIONE NATURALE
Non solo è il sistema più efficiente, ma è anche il più economico, in quanto è composto da un numero inferiore di componenti e richiede una manutenzione più semplice.
L’accumulatore di acqua calda (serbatoio) si trova a quota superiore a quella dove sono collocati i pannelli. Non è necessario installare una pompa elettrica, perché il fluido del collettore scorre nel circuito chiuso per la spinta naturale che si determina quando il fluido, scaldandosi, diminuisce la propria densità, divenendo più leggero.
L’impianto è costituito da pochi elementi:

  •          Collettore solare;
  •          Serbatoio di accumulo;
  •          Valvole;
  •          Tubazioni sanitarie normali.

Data la semplicità dell’impianto i costi di manutenzione sono bassi; non ci sono circolatori, parti elettriche o elettroniche e meccaniche in movimento, perciò gli interventi di controllo del funzionamento dell’impianto e per la sua manutenzione saranno ridotti di numero e più semplici. Non essendo richieste altre forme di energia, non vi sono costi di esercizio.

Fonte: Altro consumo,